SEMINARI MANIS - Primavera 2017 - 30 maggio

Il secondo appuntamento del Ciclo di Seminari del Manis, Primavera 2017, si terrà martedì 30 maggio, presso l’Aula Cea (Aula C 0.1).

Il Seminario, dal titolo “La prospettiva narratologica e delle teorie della mente nella didattica: narrazione e metafora per una migliore comprensione del mondo”, punta ad aprire il confronto su narrazione e metafora come potenti strumenti cognitivi ed educativo-didattici, facendo convergere nella discussione la prospettiva narratologica e quella delle teorie della mente.

Gli interventi si struttureranno partendo dalle suggestioni di Roberto Rossi, che approfondirà la teoria del Blending Space di Giles Fauconnier e Marc Turner, evidenziando la necessità della ricerca dei “significati” e dei processi che la mente attua per costruirli. In particolare illustrerà come, seguendo la linea di riflessione di questo fenomeno-chiave dei processi di integrazione e dell’immaginazione, sia possibile analizzare narrazioni per coglierne dati utili alla riflessione sui processi di insegnamento-apprendimento.

Seguirà Alessandra Borghi, filosofa, con una proposta di ricerca sull’utilizzo della metafora e delle narrazioni nello studio della filosofia, presentando una progettazione educativo-didattico fortemente interdisciplinare. L’intervento toccherà in modo particolare il rapporto tra alcuni miti e l’educazione logico-matematica, con la finalità di sollecitare lo sviluppo del critical thinking.

Francesca Luziatelli presenterà le sue riflessioni sulla narrazione controfattuale: la narrazione sembra assumere, con connotati precisi, il ruolo di strumento facilitante nei bambini con Bisogni Educativi Speciali. La presentazione porterà alcuni esempi specifici sulle caratteristiche di narrazioni che aiutano la comunicazione del pensiero nei bambini.

Concluderanno il Seminario Alessandra Landini e Alice Giuliani, con un intervento su narrazione e metafora, che punta a sottolineare l’interazione funzionale di entrambi gli strumenti in campo educativo e didattico: facilitare una riconfigurazione narrativa dell’esperienza sembra servire a comprendere e rivedere criticamente la realtà che ci circonda. L’esempio dell’educazione scientifica suggerisce come tale riconfigurazione si possa realizzare come innovazione semantica e cambiamento concettuale.